Il Sistema DuPont: La Chimica nella Finanza

In questo breve articolo vogliamo presentare al lettore una breve panoramica su una delle metodologie più utilizzate per l’analisi della redditività di un impresa e per l’individuazione dei driver che guidano la creazione di valore per gli azionisti: il Sistema DuPont. Buona Lettura!

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Introduzione

Nel mondo finanziario esistono moltissimi indici e metriche per sintetizzare con un singolo rapporto diverse variabili quantitative dell’azienda oggetto della nostra analisi. Il Return of Equity (ROE) è la formula più utilizzata per misurare la redditività del capitale investito da parte degli azionisti, cioè coloro che posseggono il capitale di rischio.
Alcuni rapporti di redditività ed efficienza possono essere collegati tra loro secondo il cosiddetto schema Dupont, dal nome della prima azienda che utilizzò questo metodo. La grande corporation americana fu fondata dal chimico Eleuthère Irénée du Pont, allievo di Antoine Lavoisier nel 1802. La Dupont è famosa in tutto il mondo per essere stata una delle aziende più innovatrici nel campo dei materiali. L’azienda è infatti l’orgogliosa creatrice di Lycra, Nylon, Teflon, Kevlar e molti altri materiali sintetici. La DuPont utilizzava un innovativo sistema per scomporre il ROE nelle sue varie componenti, così da poter studiare in maggior dettaglio i fattori che generavano la redditività dell’impresa.


Return on Assets

Per esaminare il Sistema Dupont dobbiamo introdurre per prima cosa uno dei importanti indici di redditività, ossia il Return on Asset in breve “ROA”. Questa metrica permette di valutare il rapporto tra il reddito, al netto delle imposte ma al lordo degli oneri finanziari, con l’ammontare totale delle attività. Il fine ultimo è quello di capire che percentuale di attività si trasforma in reddito per l’impresa. In formula il ROA può essere scritto come:

Indice di Rotazione

E ora l’indice di Rotazione delle Attività, in inglese Asset Turnover Ratio. Questo quoziente mostra l’intensità dello sfruttamento delle attività aziendali. Cosa indica un valore elevato di questo indice? Esistono differenti ed eque possibili interpretazioni. 1) L’impresa utilizza in modo efficiente le proprie risorse: non ci dunque cespiti inutilizzati. 2) L’impresa sta utilizzando tutte le sue risorse, dunque per aumentare le vendite si dovrebbe aumentare la capacità produttiva con nuovi investimenti. Spetta all’analista intuire la direzione da intraprendere nell’analisi. Ecco la formula:

Che relazione esiste tra le due grandezze? Beh, tutte le aziende vorrebbero migliorare la propria redditività ma questa opzione è limitata dal mercato, ossia dalle scelte operate dai concorrenti. Inoltre più è alto il valore dell’indice di rotazione delle attività migliore sarà l’utilizzo che le imprese fanno dei propri cespiti. Tra queste due grandezze esiste però un trade-off. Facciamo un piccolo esempio. Le aziende per migliorare la redditività possono perseguire strategie di integrazione verticale, ossia fusioni o acquisizioni all’interno della propria catena di approvvigionamento. Spesso però, a meno che l’acquirente non sia in grado di gestire con successo l’azienda acquisita, avrà un aumento dei profitti che sarà contestualmente accompagnato da un’erosione dell’efficienza nell’uso delle risorse, in quanto non è specializzato in quella specifica attività.

Il Sistema DuPont per il ROE

Siamo giunti dunque al Sistema Dupont per scomporre il ROE (Return on Equity) e studiare i driver che guidano l’impresa nella creazione di valore per gli azionisti. Ecco la formula del ROE e la sua scomposizione:

FONTE: Principi di Finanza Aziendale, Richard A. Brealey, Stewart C. Myers, Franklin Allen, Sandro Sandri, McGraw-Hill, 2014.

Notiamo insieme alcuni spunti di riflessione:

  • In primo luogo, i due termini intermedi sono le componenti della redditività delle attività (ROA) come già ampiamente analizzato;
  • il primo e il quarto termine, a differenza degli altri, dipendono dalle scelte di indebitamento. Il primo è infatti la leva finanziaria (ci dice l’ammontare di risorse finanziate in rapporto al capitale di terzi), mentre il quarto fattore esprime quanto reddito viene diminuito dal pagamento degli interessi;
  • Quindi la leva finanziaria può aumentare o diminuire il valore del ROE poiché il rapporto della leva finanziaria dà un numero maggiore di 1, mentre il “grado di erosione del reddito operativo” è un numero inferiore a 1.

Bibliografia:

Principi di Finanza Aziendale, Richard A. Brealey, Stewart C. Myers, Franklin Allen, Sandro Sandri, McGraw-Hill, 2014.

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